La dermochirurgia (o chirurgia dermatologica) é quella branca della dermatologia che si occupa del trattamento chirurgico di tutte quelle patologie cutanee che lo richiedono.
Essa si occupa della diagnosi clinica, della terapia chirurgica e della diagnosi anatomopatologica delle neoformazioni cutanee che pongono problematiche dal punto vista oncologico e/o estetico.
Le lesioni cutanee si dividono essenzialmente in 3 grandi categorie:
- benigne
- maligne
- precancerose
Le patologie trattate in chirurgia ambulatoriale interessano per la maggior parte la cute ed il tessuto sottocutaneo. Tra quelle di più frequente riscontro troviamo: nei, verruche, condilomi, cisti e altre piccole lesioni e/o neoformazioni cutanee.
Presso l’ambulatorio chirugico vengono eseguiti biopsie ed interventi di chirurgia cutanea per l’asportazione di neoformazioni / lesioni della cute non coinvolgenti le strutture sottostanti per patologie benigne (es. nevi, lipomi, ceratosi seborroiche ed attiniche, etc).
Nella prevenzione dei tumori della cute, è raccomandabile una visita specialistica dermatologica allo scopo di identificare le lesioni potenzialmente pericolose e suscettibili di asportazione chirurgica. Le lesioni maligne e precancerose pongono l’obbligo dell’exeresi chirurgica, mentre le lesioni benigne spesso vengono rimosse per ragioni di puro ordine estetico.
Partendo dal presupposto che la sicura diagnosi si ottiene solo con l’esame istologico definitivo, tutte le neoformazioni possono essere asportate con un margine chirurgico corretto per assicurare la radicalità dell’exeresi. Le linee di incisione vengono comunque condotte in corrispondenza delle “linee di Langer” (zone di minor tensione cutanea) in modo da assicurare una cicatrizzazione poco visibile e mascherabile nelle pieghe cutanee fisiologiche.
Tali interventi chirurgici vengono eseguiti ambulatorialmente in anestesia locale. Consistono nell’asportazione della lesione mediante bisturi e nella ricostruzione del danno cutaneo che può essere immediata mediante sutura “per prima intenzione” (ove necessario) utilizzando tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva oppure, “per seconda intenzione”, con l’utilizzo dei presidi delle medicazioni avanzate.
Alcune particolari lesioni cutanee possono comunque essere rimosse con altre metodiche quali la diatermocoagulazione, l’asportazione mediante shaving (asportazione tangenziale), il curettage o la crioterapia (trattamento con azoto liquido). Possibili complicazioni post-operatorie sono rappresentate da cicatrici o esiti ipopigmentati, di solito transitori.
La programmazione degli interventi viene eseguita dopo visita specialistica dermatologica ambulatoriale interna. Le condizioni generali dei pazienti (età, stato di salute, farmaci assunti) e la tipologia / complessità dell’intervento da eseguire determinano poi la scelta del regime ambulatoriale.