Uno strumento utile e interessante per elaborare diete personalizzate volte anche alla prevenzione di alcune patologie, è il test genetico che si effettua tramite un semplice tampone buccale.
Partiamo dal presupposto che ciascuno di noi possiede un differente corredo genetico: la nutrigenetica mette in relazione specifiche caratteristiche genetiche e alimentazione.
I geni possono presentarsi in differenti forme polimorfiche (cioè con forme diverse del gene, che non porta a malattia ma caratterizza una sottopopolazione rispetto ad altre) a cui corrispondono prodotti proteici diversi con diverso grado di attività. Nell’ambito della nutrizione, una ridotta attività di specifiche proteine, può comportare un deficit o una compromissione del normale metabolismo e assorbimento di nutrienti. Questi deficit, se non adeguatamente compensati da una appropriata alimentazione e da un corretto stile di vita, possono portare, nel tempo, a carenze nutrizionali, problemi legati al malassorbimento e patologie.
La nutrigenetica, quindi, aiuta a orientarci nella scelta degli alimenti più adatti per ciascuno di noi, secondo le nostre peculiari caratteristiche e predisposizioni genetiche, rendendo ancora più personalizzata la dieta.